Title of the work: Ad imitationem moduli
Composer: Javier Torres Maldonado.
Instrument: violin, viola and violoncello.
Duration: 4 minutes.
Publisher: Edizioni Suvini Zerboni - Milano (for a free copy of the score and parts please contact me or send an e-mail to my publisher).
Year of composition: 1997, revision: 2004).
Commission: Tito Ceccherini and Ensemble Risognanze.
First world performance (revised version): Prato, ContempoPratoFestival, 24.11.2005 - v. A. Bologni, va. A. Porath, vc. V. Ceccanti.
Program note: link or download (rtf format).
Demo score: not available for download.
Pdf score (only with authorization)
The work was included in the film, UN GIOCO ARDITO (Italy, Portugal, Spain, Direction and screenwriting: Francesco Leprino), 2006. Duration: 100'. Production: Al Gran Sole, Milan.
Il 24 novembre, all’interno della programmazione del Contempoprato Festival è previsto un incontro con il compositore, seguito da un concerto a lui dedicato dal Contempoensemble, che includerà la versione per violoncello ed elettronica di Tiento, eseguita da V. Ceccanti e dal compositore stesso all’elettronica, Invención, per violino solo, nonché due prime esecuzioni assolute: Sones (2001), per violino, violoncello e pianoforte, e la nuova versione di Ad imitationem moduli (2004), per trio d’archi. Sones è suddiviso in due brevi movimenti, nel primo di essi il compositore compie una sintesi degli elementi ritmici essenziali del son messicano (sovrapposizone di metriche diverse, emiole, uso di modelli ritmici paradigmatici), i quali tendono ad addensarsi fortemente verso la fine del brano. Il secondo movimento consiste in un’alternanza di eventi melodici e situazioni in cui sono conservati unicamente degli accenti derivati da una rilettura –per aumentazione- di quelli appartenenti alle cellule paradigmatiche del I movimento. In Ad imitationem moduli (brano commissionatogli da Tito Ceccherini nel 1997), il compositore utilizza frammenti della Sonata k. 18 in re minore degli Essercizi per clavicembalo di Scarlatti; essi vengono aternati con moduli in cui il materiale originale si presenta completamente trasformato, il tutto unificato da una notevole frantumazione timbrica, dalla quale tuttavia i pizzicati che insorgono proprio sui frammenti scarlattiani non possono che ricordare un clavicembalo.